Mauro Mezzogori, naturopata professionista


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Fitocomplessi

Rimedi naturali

L’uomo fin dalla preistoria ha imparato a distinguere le ebre e le piante utili da quelle dannose. Il loro utilizzo a scopo preventivo o curativo è parte integrante, insieme alle indicazioni dietetiche, delle antiche medicine tradizionali. Il primo trattato scritto sull’uso dei rimedi erbali risale all’antica Cina del 5000 a.C.

In naturopatia i prodotti erboristici più utilizzati sono i fitocomplessi. L'efficacia di un fitocomplesso deriva dall’estratto totale della pianta e non solo dal suo “principio attivo” isolato, come avviene, invece, per i farmaci di sintesi d'origine vegetale (atropina, digossina,
morfina, ecc.).

La sua forza risiede quindi nell’azione sinergica delle varie componenti ed anche la sua bassa o nulla tossicità è dovuta al fat-to che, insieme ai principi attivi, sono presenti anche altri elementi che, ad esempio, aiutano la disintossicazione dell’organismo. Quindi, un fitocomplesso è un prodotto naturalmente bilanciato. Inoltre la moderna tecnologia permette la produzione di estratti secchi o sospensioni liquide (senza alcol), titolati in principio attivo, standardizzati e purificati da eventuali residui tossici, che garantiscono un’efficacia costante per ogni unità di prodotto (goccia, capsula o compressa).

Tuttavia è sbagliato credere che gli estratti erbali o altri rimedi naturopatici, in quanto naturali, siano sempre esenti da controindicazioni. A tal proposito molto esaustivo è il sito www.fitovigilanza.it.

Infatti un fitocomplesso, così come qualsiasi altro integratore alimentare, può essere consi-gliato solo dopo un’attenta valutazione sia della condizione fisiologica (molti fitocomplessi sono sconsigliati nei bambini e nelle donne in stato di gravidanza), sia della possibile interazione con eventuali terapie farmacologiche in atto.

In naturopatia si consigliano spesso tisane e decotti, tinture madri, macerati glicerici o gemmoderivati, oli esenziali ed estratti fluidi o secchi, soprattutto per stimolare gli organi deputati alle funzioni di drenaggio e depurazione dell’organismo, quali ad esempio il fegato e i reni.

In conclusione, è utile sottolineare che il fine della consulenza naturopatica, anche in relazione all’indicazione di specifici rime-di naturali, è sempre e solo quello di riequilibrare il “terreno individuale” e di aiutare o stimolare le potenzialità di resistenza e recupero (autoregolazione) dell’organismo in risposta agli stressors, mentre la diagnosi nosologica e il conseguente trattamento farmacologico dei sintomi sono di competenza esclusiva del medico curante.

Letture consigliate
Brigo B. - Fitoterapia e gemmoterapia nella pratica clinica - ed. La Grafica Briantea
Brigo B. - Natura Medicatrix - ed. Tecniche Nuove
Campanini E. - Dizionario di fitoterapia e piante medicinali - ed. Tecniche Nuove
Duraffourd C., D'Hervicourt L., Lapraz J. - Quaderni di fitoterapia voll. I, II, III, IV - ed. Aporie
Fiorenzuoli F. - Le insidie del naturale - ed. Tecniche Nuove
Murray M., Pizzorno J. - Trattato di medicina naturale. Volumi I° e II° - ed. Red-Utet
Speciani A., Speciani L. – Il nuovo guarire con la natura - ed. Gribaudo
Weiss R. - Trattato di fitoterapia - ed. Aporie

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