Mauro Mezzogori, naturopata professionista


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Sali di Schussler

Rimedi naturali

I sali tissutali di Schussler sono una particolare forma di integratori alimentari altamente assimilabili. “Non c’è osso senza calcio, sangue senza ferro, cartilagine senza silice, …” così W.H. Schussler (1821-1898), medico omeopata, esprime l’importanza dei sali minerali inorganici necessari, insieme alle sostanze organiche, per la formazione delle cellule e quindi dei tessuti del nostro organismo.
Egli scoprì che nelle ceneri dei cadaveri cremati (mediante un processo di riscaldamento ad alta temperatura detto di “calcinazione”) residuavano dodici sali: fluoruro di calcio (calcium fluoratum), fosfato di calcio (calcium phosphoricum), solfato di calcio (calcium sulfuricum), fosfato di ferro (ferrum phosphoricum), cloruro di potassio (kali muriaticum), fosfato di potassio (kali phosphoricum), solfato di potassio (kali sulfuricum), fosfato di magnesio (magnesia phosphorica), cloruro di sodio (natrum muriaticum), fosfato di sodio (natrum phosphoricum), solfato di sodio (natrum sulfuricum), biossido di silicio (silicea).

Questi dodici sali, così come gli oligoelementi, possono essere considerati dei catalizzatori di specifiche reazioni biochimiche, cioè svolgono un ruolo di regolazione delle funzioni metaboliche. Essi non si sostituiscono al necessario apporto di minerali tramite il cibo e/o gli integratori alimentari, ma ne ottimizzano l’assimilazione e il metabolismo.
I sali di Schussler sono confezionati in piccole compresse a base di lattosio che contengono dosi bassissime del o dei sali corrispondenti. Essi sono prodotti con il metodo tipicamente omeopatico della diluizione ed in genere sono alla sesta diluizione decimale o D6 (cioè una molecola di sale minerale per circa un milione di molecole di lattosio cioè 1:1.000.000). La loro assunzione, come per i rimedi omeopatici, è sublinguale, cioè avviene facendoli sciogliere in bocca.

Tuttavia questi rimedi non vengono consigliati seguendo il principio omeopatico della similitudine (similia similibus curentur), ma unicamente in base ai sintomi che ne indicano una loro carenza: “I tessuti si ammalano perché le cellule che li costituiscono non contengono più, nelle quantità necessarie alla loro buona salute, le sostanze minerali (sali) che entrano normalmente a far parte della loro costituzione.

Con l’apporto in piccole dosi di queste sostanze, sarà possibile ricostituire la struttura sana delle cellule, che così riacquisteranno la loro vitalità (...) Integrando la perdita di questi sali si guarisce la cellula e con essa tutto l’organismo: dunque nei sali inorganici è il segreto della salute dell’uomo”. Questa affermazione di W.H. Schussler evidenzia che l’uso dei suoi sali è più assimilabile a quello di un integratore alimentare che non a quello di un rimedio omeopatico.

In naturopatia l’apporto di questi sali è quindi utile per il riequilibrio del “ terreno individuale”. Inoltre sono di particolare aiuto nei bambini o in quelle circostanze come lo stato di gravidanza dove gli altri integratori alimentari, come ad esempio i fitocomplessi, sono controindicati.


Letture consigliate
Karger I. - Curarsi con i sali di Schussler – ed. Red
Kellerberger R., Kopsche F. - I sali del dott. Schussler - ed. Nuova Ipsa

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