Mauro Mezzogori, naturopata professionista


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PNEI

Naturopatia e PNEI

PNEI è l’acronimo di Psico-Neuro-Endocrino-Immunologia. Nuovo paradigma olistico ( olismo) che studia, in modo scientifico, il funzionamento dell'organismo umano alla luce delle reciproche influenze (o comunicazioni biderezionali) che intercorrono tra il sistema nervoso, l'endocrino e l'immunitario, ossia i tre sistemi di base che permettono l' autoregolazione del sistema "mente-corpo". La PNEI vuole comprendere, non solo, le modalità attraverso le quali un'emozione negativa (paura, rabbia) può nuocere a livello corporeo, ma anche, viceversa, come uno stato fisico, ad esempio d'infiammazione cronica, possa influire negativamente sul sistema nervoso centrale e quindi sul tono dell'umore. Il fine non è solo quello di analizzare la rete di connessioni che permettono l'autoregolazione del sistema più complesso attualmente conosciuto (l'organismo umano in relazione al suo ambiente di vita) ma soprattutto quello di suggerire tecniche e comportamenti utili a promuovere la salute.

Le origini della PNEI
Il primo tentativo di chiarimento su come un conflitto psichico possa causare delle disfunzioni corporee è riconducibile alla psicoanalisi freudiana, disciplina da cui si sviluppò la medicina psicosomatica (Scuola di Chicago di Franz Alexander) degli anni trenta del ‘900. Tuttavia, questo approccio interpretativo andò poco oltre la mera descrizione della concomitanza tra una nevrosi ed un più o meno precisato disturbo organico, per lo più inteso come l’espressione simbolica di un conflitto inconscio. Il merito della psicosomatica è stato sicuramente quello di intraprendere lo studio del funzionamento dell’organismo umano come sistema unitario cercando di superare il modello del dualismo cartesiano [René Descartes (1596 -1650) detto Catresio, filosofo e matematico francese], tuttora dominate nelle scienze mediche, per il quale la mente e il corpo sono due realtà separate e indipendenti. Il suo limite è stato, invece, l’incapacità di precisare le modalità del processo di “somatizzazione” ovvero come il disagio emotivo possa determinare dei sintomi fisici. Questa lacuna iniziò ad essere colmata grazie al primo lavoro sperimentale sulla reazione di stress (pubblicato nel 1936 sulla rivista “Nature”) del giovane endocrinologo Hans Selye (1907-1982) ricercatore presso la “McGill University” di Montreal.


Le tre fasi della Sindrome Generale d'Adattamento

I suoi esperimenti sulle cavie di laboratorio mostrarono che la reazione di stress è una meccanismo di difesa che coinvolge l’intero organismo.
Egli definì questa reazione Sindrome Generale d’Adattamento (S.G.A.) per indicare quelle modificazioni automatiche (soprattutto negli animali) di tipo neuroendocrino e comportamentale che un organismo mette in atto per rispondere alla perturbazione della sua omeostasi indotta da uno stimolo nocivo o stressor di qualsivoglia natura, fisica (fame, fatica, caldo, freddo), psichica e sociale (paura, traumi, conflitti) o infettiva (virus, batteri, tossine).

La risposta di stress è mediata dall’asse ipotalamo-ipofisi-surrene e culmina nella produzione degli ormoni surrenalici: adrenalina, noradrenalina e cortisolo. Quest’ultimi, modificando l’assetto dell’organismo, permettono di rispondere in modo adeguato ad un pericolo al fine di tutelare la sopravvivenza dell'individuo stesso. La S.G.A. si articola in tre fasi: allarme, resistenza ed esaurimento.

Era già chiaro ad H. Selye che tale attivazione, per non diventare causa di malattia, doveva essere di breve durata. Infatti, se protratta nel tempo (stress cronico), gli ormoni dello stress (in particolare il cortisolo), sia in eccesso (fase di resistenza) che in carenza (fase d'esaurimento), determinano l'insorgenza di molteplici disturbi o possono aggravare quelli preesistenti.
H. Selye è ritenuto il padre della psiconeuroendocrinoimmunologia.

Gli attuali studi della PNEI sul rapporto tra stress, emozioni e malattie permettono sempre più di convalidare con prove sperimentali le ipotesi della medicina psicosomatica. Inoltre, essi evidenziano che la S.G.A. viene attivata non solo dagli stimoli di natura psicosociale, cioè provenienti dall'esterno (esogeni), ma anche da quelli di origine metabolica o immunitaria (endogeni). Quindi, se è vero che una protratta tensione emotiva può alterare la risposta immunitaria (ad esempio, rendendoci più vulnerabili a contrarre una malattia infettiva) è altrettanto vero che uno stato d'infiammazione cronica, seppur di basso grado, determinato, oltre che dagli inquinanti ambientali, dalla sedentarietà, da una cattiva alimentazione e dalla presenza
d' intolleranze alimentari, può influenzare negativamente il tono dell'umore (soprattutto, in senso depressivo).

L'organismo umano: un sistema integrato
La PNEI evidenzia che è impossibile comprendere il funzionamento del nostro organismo studiando separatamente i tre sistemi che lo regolano: il sistema nervoso, l'endocrino e l'immunitario, poiché essi sono le componenti interdipendenti di un sistema integrato.

In quest'ottica, l'organismo può essere paragonato ad un network o rete informatica in cui i suddetti sistemi, tramite molecole/segnale (neuropeptidi, steroidi e citochine), che fungono da mediatrici dell'informazione, si influenzano reciprocamente senza alcuna prevalenza dell'uno sugli altri. Quindi, il cervello non è più il computer "centrale" che impartisce ordini dall'alto verso il basso ma è parte integrante di un sistema complesso finalizzato al mantenimento dei propri equilibri vitali.

In conclusione, le cause alla base di numerosi malesseri quotidiani ( disturbi senza malattia) sono molteplici e concomitanti e se si vuole recuperare, conservare e migliorare il proprio benessere è fondamentale comprenderle ( causalismo) e di conseguenza cambiare le proprie abitudini apprendendo nuove modalità di gestione dei vari tipi di stress (nervoso, metabolico e immunitario) al fine di sostenere la spontanea tendenza all'autoregolazione dell’organismo.

Per un'informazione approfondita e completa sul modello della PNEI si consigliano i siti: www.simaiss.it e www.sipnei.it

Letture consigliate
Bear M., Connors B., Paradiso M. - Neuroscienze - ed. Elsevier Masson
Biondi M. - La psicosomatica nella pratica clinica - ed. Il Pensiero Scientifico
Biondi M. - Mente, cervello e sistema immunitario - ed. McGraw-Hill
Bottaccioli F. - Geni e comportamenti. Aggiornamenti PNEI- ed. Red
Bottaccioli F. - Il sistema immnuitario: la bilancia della vita - ed. Tecniche Nuove
Bottaccioli F. - Psiconeuroendocrinoimmunolgia - ed. Red
Bottaccioli F., Cardone R., Mambelli M. - Le emozioni, enzimi della mente - ed. Tirrenia Stampatori
Dantzer R. - L'illusione psicosomatica - ed. Mondadori
Gershon M. - Il secondo cervello - ed. Utet
Laborit H. – La colomba assassinata – ed. Mondadori
Laborit H. - Lo spirito del solaio - ed. Mondadori
Lazzari D. - Mente e salute - ed. Franco Angeli

McEwen B. – The end of stress as we know it – ed. The Dana Press
Pancheri P. - Stress, emozioni e malattia - ed. Mondadori
Perth C. - Molecole di emozioni - ed. Corbaccio
Ricciardi P. - Biocibernetica delo stress - ed. Guna
Sapolsky R. - Perchè alle zebre non viene l'ulcera? - ed. Orme
Soresi E. - Il cervello anarchico - ed Utet

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